Filtro carburante Diesel: facciamo chiarezza.
Innanzitutto, chiariamo una volta per tutte che, nonostante il suo ingresso nel linguaggio comune e pure in quello degli addetti al settore, Diesel non è il nome del carburante, bensì quello del motore, che prende il nome dal suo inventore Rudolf Diesel.
Il combustibile è naturalmente il gasolio che, come la benzina, è un combustibile fossile derivato dal petrolio, tuttavia nel caso del motore a benzina quest’ultima si accende tramite una scintilla, mentre nel motore Diesel il gasolio si accende grazie alla compressione del pistone.
Chiarito questo diffuso equivoco, possiamo ora eseguire una breve riflessione teorica, considerando che, almeno in linea concettuale, i filtri carburante non dovrebbero nemmeno esistere.
Il distributore di carburante, infatti, dovrebbe erogarci un carburante puro, completamente privo di contaminazioni… almeno in teoria.
La pratica, però, ci dice che le cose non stanno affatto così.
L’origine del materiale inquinante che va a compromettere la purezza del fluido può essere rintracciata negli ordinari processi di trasporto e travaso, ma soprattutto nella condensa che si forma all’interno delle cisterne e nella polvere che penetra dagli sfiatatoi d’aria privi di filtrazione idonea (solitamente semplici retine in ferro).
Il primo nemico in assoluto dei carburanti, infatti, è proprio l’acqua.
Quando il carburante è contaminato, la colpa ricade sempre, e il più delle volte ingiustamente, su chi ha venduto il gasolio.
Eppure, analisi alla mano, il carburante rispetta sempre i parametri descritti dalla normativa europea (EN590 nel caso di gasolio autotrazione)… ma allora, che succede?
Il gasolio oggi, con l’avvento del biodiesel, si trasforma nel tempo, alterandosi.
Le problematiche nel mondo del Diesel sono tantissime e in continua evoluzione: particolato solido, particolato liquido, crescita batterica (alghe), ossidazione (invecchiamento del carburante), ripolimerizzazione del Diesel (cioè formazione di morchie appiccicose che si creano quando il gasolio permane a temperature comprese tra i 30 e i 40°C) che causa poi l’annerimento del filtro, ecc ecc.
Insomma, essendo il carburante attuale composto anche da una percentuale fino al 7% di biodiesel, che a sua volta contiene tracce acquose, se i separatori carburante-acqua non sono efficienti, il motore “beve” questi minuscoli residui aumentando il rischio di danni considerevoli e irreparabili al sistema d’iniezione e alla pompa.
In un veicolo o imbarcazione Diesel il filtro gasolio è posizionato tra la pompa e gli iniettori o, in alternativa, tra il serbatoio e la pompa del carburante. Il compito del filtro carburante Diesel è proprio quello di depurare il carburante da ogni tipo di impurità, trattenendo i contaminanti presenti nel gasolio separandolo anche dall’acqua.
Il filtro diesel, rispetto al filtro benzina, ha un design a cartuccia con una flangia posta lateralmente e, grazie alla sua installazione verticale, svolge un altro importante compito: la separazione dell’acqua causata dalla condensa e dalla scarsa qualità del combustibile.
Dato che il gasolio filtrato e depurato contribuisce ad aumentare sia le prestazioni che la durata del motore Diesel, possiamo quindi dire che il filtro carburante Diesel è un autentico salvavita per il nostro veicolo.
Se, infatti, in estate le alte temperature possono compromettere la qualità del gasolio, parimenti in inverno si possono formare “grumi” (solidificazioni delle paraffine) e ad attutire il colpo di queste alterazioni del carburante c’è sempre lui, il filtro.
Ma come riconoscere un intasamento al nostro filtro carburante Diesel?
È presto detto: se il motore si avvia male, se si spegne durante la guida o se non parte affatto, una delle cause potrebbe essere proprio l’intasamento del filtro.
Allo stesso modo, se si accende la spia del controllo motore, se il veicolo scatta in modo irregolare in accelerazione o se la potenza del motore diminuisce, il nostro filtro potrebbe essere intasato.
Tutte le problematiche relative alla contaminazione non riguardano ovviamente solo il settore dell’automotive, ma anche, ad esempio, il settore agricolo, marittimo, d’emergenza nel caso di gruppi elettrogeni e ovunque venga utilizzato il motore Diesel o il gasolio.
Come dicevamo più sopra, con l’avvento del biodiesel sono sorti problemi nuovi.
GFT è specializzato proprio nella diagnostica, studio, prevenzione e risoluzione delle problematiche legate ai fluidi, idraulici e carburanti, con particolare riferimento alle problematiche del Diesel.
Per la realizzazione di sistemi di filtrazione per il deposito, per la cura dei filtri del vostro parco mezzi o per risolvere efficacemente i problemi legati alla filtrazione del gasolio/biodiesel, ecco il nostro modulo contatto.
le foto si riferiscono ad una applicazione GFT su grosso motore Cummins