Combustibile bunker ad un punto di svolta: l'industria marittima, divisa tra la domanda di un uso efficiente e le rigorose normative ambientali, vede aumentare esponenzialmente l’importanza della qualità del combustibile bunker. Nel settore navale, il termine "combustibile bunker" identifica il carburante impiegato per alimentare i motori principali e ausiliari delle navi. Generalmente costituito da oli combustibili pesanti, ottenuti dalla raffinazione del greggio, presenta caratteristiche specifiche variabili a seconda del tipo di imbarcazione e delle vigenti normative antinquinamento. Il processo di rifornimento di questo carburante è noto come "bunkeraggio".
La qualità del combustibile bunker è determinante per l'efficienza del motore, le performance operative e l'adempimento alle regolamentazioni sulle emissioni ed è pertanto soggetta a un quadro sempre più stringente di standard globali volti a ridurre l'impatto ambientale del settore.
Con l'introduzione da parte dell'Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) di standard sulle emissioni più rigorosi, l'importanza della qualità del combustibile bunker non è mai stata così marcata.
Che cosa comporta questo scenario? L’adozione di tecniche avanzate di campionamento e collaudo dei combustibili bunker non è più opzionale: diventa imperativo garantire che i carburanti che alimentano le flotte siano non solo efficienti, ma anche conformi ai più recenti mandati ambientali.
Se in passato il settore marittimo si è affidato a metodi tradizionali per il campionamento e l’analisi dei combustibili bunker, oggi certe metodiche sono considerate inadeguate per le complesse miscele di carburanti e per le esigenze dettate dalle normative odierne. Il campionamento del combustibile bunker tradizionalmente effettuato a goccia (metodo continuo o a intervalli), ad esempio, si è rivelato semplice quanto impreciso: la gravità, infatti, altera il campione*, gli operatori rischiano incidenti, le discrepanze portano a contenziosi tra fornitori e armatori, mentre la mancanza di uniformità nei processi origina inefficienza dal punto di vista di tempo e risorse.
Analizzare con precisione un carburante bunker è fondamentale, perché un carburante di scarsa qualità si traduce in emissioni più elevate, contribuendo all'inquinamento atmosferico e creando rischi per l’ambiente (marino e non solo). Mentre per quanto riguarda le prestazioni del motore, un carburante scadente può causare problemi come cattiva combustione, accumulo di depositi e usura eccessiva. Queste criticità non solo richiedono manutenzioni e riparazioni più frequenti, ma possono anche portare a guasti del motore, creando rischi per la sicurezza e l’affidabilità delle navi.
Al contrario delle tecniche tradizionali, tecnologie innovative come il campionamento automatico e in linea, con l'ausilio dell'Internet of Things e della digitalizzazione, garantiscono precisione, trasparenza e sicurezza nella gestione della qualità del carburante. L'impiego di metodologie avanzate di analisi (kit portatili, spettroscopia, marcatori genetici, intelligenza artificiale) velocizza e migliora l'accuratezza delle verifiche qualitative.
L'adozione di queste innovazioni è cruciale per la conformità ambientale e l'efficienza del settore navale. La limitazione delle tecniche tradizionali, unita a un aumento della consapevolezza ambientale e all'avvento di nuove normative, come il limite di zolfo IMO 2020 (che limita il contenuto di zolfo nel combustibile marino a 0,50% di zolfo in massa (m/m), rispetto al precedente limite dello 3,50%), ha stimolato un'innovazione significativa nel modo in cui il combustibile bunker viene campionato e analizzato.
Dalle tecnologie all'avanguardia che automatizzano il processo di campionamento fino alle metodologie di analisi sofisticate in grado di identificare un ampio spettro di contaminanti, il settore sta assistendo a un autentico cambio di passo.
Approfondendo le specifiche di queste innovazioni, diventa chiaro che il futuro della conformità energetica marittima dipende dalla nostra capacità di abbracciare e implementare queste tecniche avanzate di campionamento e analisi, ed è per questo che oggi vorremmo proporvi una soluzione all’avanguardia, leggera, affidabile e facile da usare per il campionamento del combustibile bunker.
Ancora una volta è il nostro partner internazionale Parker ad offrire una risposta completa e professionale, in questo caso per la campionatura del combustibile bunker.
Infatti, è dal 19 maggio 2005, data di implementazione della legislazione IMO MARPOL 73/78 Allegato VI, che le navi di tutto il mondo utilizzano le apparecchiature Parker Kittiwake: una gamma completa di campionatori in linea e accessori per il campionamento bunker, flaconi per campioni e materiali di consumo, oltre a un sistema di stoccaggio certificato Germanischer Lloyd.
I campionatori bunker sono leggeri e facili da usare, comprensivi di anelli di giunzione, disponibili in tutte le dimensioni, completi di accessori e materiali di consumo.
Progettati per fornire un campione rappresentativo dell'intera fornitura di carburante, tutti i prodotti sono realizzati in acciaio inossidabile e conformi agli standard ISO 3170, BS 3195, ASTM D 4057 e ISO TR 13729, nonché alla procedura di bunkeraggio di Singapore.
A completare l’offerta, vi è poi il Sistema di stoccaggio campioni bunker realizzato sempre da Parker Kittiwake e certificato da Germanischer Lloyd: un'unità completamente autonoma che fornisce tutto il necessario per rispettare il prelievo, la conservazione e lo stoccaggio dei campioni di combustibile bunker in conformità con i regolamenti IMO MARPOL 73/78 Allegato VI.
Il Sistema comprende un armadio bloccabile in acciaio con contenitori per la raccolta di carburante, flaconi per campioni, tappi antimanomissione, etichette adesive, un dispositivo di campionamento e prelievo, un raccordo a gomito, un dispositivo di blocco e sigilli antimanomissione per la valvola, un termometro digitale, un registro di bordo e un CD con istruzioni complete per il campionamento del combustibile bunker.
Tutti i campioni possono così essere raccolti in maniera impeccabile, sigillati e conservati in un luogo sicuro e protetto: pronti in ogni momento per un'ispezione immediata da parte delle autorità portuali, ove richiesto.
Il registro dei campioni bunker consente al comandante di mantenere un sistema di tracciamento dei campioni semplice ed efficace.
Per tutte le specifiche tecniche e per maggiori informazioni sui migliori dispositivi per il campionamento del combustibile bunker, non esitate a chiedere consiglio agli esperti tecnici GFT - Global Filtration Technology, rivenditori autorizzati Parker, telefonando al 349 5965967 o tramite modulo contatti.
Se vi può interessare un kit per controllare lo stato dell’olio motore sul posto (anche in mare aperto, ovviamente!), senza ricorrere alle analisi di laboratori sulla terraferma, la pagina dedicata alla valigetta DIGI Plus TBN KIT di Parker è quello che fa per voi!
*Nel campionamento tradizionale a goccia, prelevando il carburante sempre a una profondità specifica, il campione diviene rappresentativo solo di quello specifico strato di profondità, dato che il combustibile, essendo una miscela di diverse componenti con densità e viscosità variabili, non si distribuisce in modo omogeneo: componenti più pesanti tendono a sedimentare sul fondo, mentre quelle più leggere restano in superficie. Il campionamento in linea risolve il problema della distorsione gravitazionale prelevando il campione direttamente dalla linea di flusso del combustibile, durante il trasferimento. Questo significa che il campione viene raccolto mentre il carburante è in movimento, prima che la sedimentazione per gravità possa separare le diverse componenti in base alla loro densità.