Il gasolio che alimenta gli attuali motori Diesel è composto da una percentuale fino al 7% di biodiesel, che a sua volta contiene tracce acquose.
Questa apparentemente irrisoria componente idrica fa sì che il gasolio si trasformi all’interno delle cisterne di stoccaggio, sviluppando proliferazioni batteriche o degradando velocemente, dando origine ad ammassi gelatinosi (alghe) o morchie collose di colore nero (prodotti di invecchiamento).
Se tutte queste impurità dovessero raggiungere il serbatoio del veicolo a cui viene effettuato il rifornimento e successivamente il motore, creerebbero inesorabilmente malfunzionamenti e guasti.
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