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Nel complesso, dovresti eseguire la così detta manutenzione a tre livelli.
- Attività quotidiane: Esegui alcuni semplici controlli giornalieri per evitare problemi.
Ad esempio, il personale dovrebbe controllare i livelli dell'olio, i tubi flessibili e le connessioni e ascoltare la pompa per segnalare eventualmente rumori anomali.
- Attività di routine: Pianifica ed esegui una routine di manutenzione settimanale e mensile verificando lo stato dei componenti (controllo visivo), l’intasamento dei filtri (controllo del manometro) e le condizioni dell'olio (analisi chimiche).
- Controlli completi del sistema: A seconda delle condizioni del tuo sistema, tu e il tuo team dovreste eseguire controlli completi del sistema mensilmente, trimestralmente o annualmente.
Le attività dovrebbero includere l'esecuzione di un rapporto completo sul sistema, la pulizia dei dispositivi, la filtrazione dell'olio e la sostituzione dei filtri intasati o prossimi all’intasamento.
Per queste ultime due operazioni consigliamo i nostri sistemi mobili di filtrazione olio da 14 a 56 litri/minuto (a seconda della capacità del serbatoio dell'impianto) e le nostre cartucce filtro Parker alternative alla concorrenza.
L'acqua nell'olio idraulico ha una serie di effetti negativi che portano irreversibilmente alla riduzione della vita utile dell'olio stesso e dell'impianto che lo contiene.
L'acqua con alcuni additivi reagisce esaurendoli e con altri invece reagisce formando sottoprodotti corrosivi che attaccano i metalli presenti nell’impianto (serbatoio, raccordi, pompe, valvole, cilindri…)
Riduce la resistenza del film lubrificante che c'è tra tutte le parti in movimento di qualunque componente dell’impianto generando così attriti e grippaggi, riduce la filtrabilità e intasa precocemente i filtri.
L'acqua è tutto sommato semplice da riconoscere perché l'olio assume una colorazione bianco-lattiginosa, ma quando si arriva a questo stato è troppo tardi e alcuni danni sono già fatti.
Questo fluido contaminate va monitorato con appositi sensori acqua di tipo elettronico di cui disponiamo e di cui ci potete chiedere una dimostrazione pratica di funzionamento.
Una temperatura troppo elevata mette a dura prova i componenti del sistema e le relative guarnizioni provocando perdite di fluido.
Per quanto riguarda l'olio idraulico, a seconda della viscosità del fluido, una temperatura troppo elevata (generalmente tra 75-85°C) causa una degradazione accelerata e quindi un invecchiamento precoce e una riduzione di vita.
Per questa problematica, abbiamo messo a punto il THERMO FLUX 34, un sistema che raffredda e filtra l'olio idraulico mantenendo la temperatura ad un livello corretto.
I filtri sull’impianto idraulico sono fondamentalmente montati per filtrare le particelle contaminanti più grandi disciolte nell'olio. Chi progetta impianti considera come particelle di contaminante più grandi quelle maggiori di 10 micron.
Questo ragionamento è corretto, ma purtroppo lo spazio tra due componenti in movimento (come può essere tra due ingranaggi di una pompa o tra uno stelo di un cilindro e la camera che lo contiene) è ben più stretto, arrivando fino a 2 micron.
Questo vuol dire che tutte le particelle al di sotto dei 10 micron che non sono fermate dai filtri, possono incastrarsi tra questi giochi meccanici provocando un bloccaggio o peggio una rottura.
Per questo motivo è importante filtrare con apposite macchine collegate esternamente all'impianto.
Per questa problematica abbiamo messo a punto diversi sistemi mobili o statici di filtrazione olio da 14 a 56 litri/minuto (a seconda della capacità del serbatoio dell'impianto) con elementi filtranti fino a 2 micron.