gft sistemi di filtrazione bologna
contattaci
349/5965967
Leader mondiale nelle tecnologie di movimentazione

BENZINA E5 E PROBLEMI AL MOTORE: CHE FARE?

Benzina E5 e problemi al motore: criticità e soluzioni

Benzina E5  e problemi al motore: come comportarsi con l'utilizzo delle nuove miscele. Cominciamo col chiarire cos'è la E5, cioè una miscela di benzina ed etanolo già da qualche anno più presente anche nei distributori italiani. Nella nomenclatura, la lettera E sta per Etanolo, mentre il numero successivo ne indica la percentuale presente all'interno della miscela. L'introduzione di miscele di bioetanolo in Europa deriva dall'esempio virtuoso offerto da Brasile e Stati Uniti, grandi produttori di canna da zucchero, materia prima dalla quale viene ricavato appunto l'etanolo, mentre la benzina ormai la conosciamo tutti come prodotto poco ecologico derivato dalla raffinazione del petrolio. Per la commercializzazione in Europa, la benzina deve presentare un numero minimo di ottani pari a 95 e un massimo di 100. Gli ottani sono un valore che indica la capacità di un carburante di resistere alla detonazione. Un numero alto di ottani significa che la benzina è meno propensa a detonare spontaneamente, quindi, visto che una combustione prematura può danneggiare il motore, un numero alto di ottani indica un minor rischio di combustione spontanea e relativi problemi al motore, oltre che una resa maggiore per un minor consumo di carburante.

Ideale all'utilizzo come combustibile, l'etanolo presenta un numero di ottani molto più alto della benzina (in media 113 ottani), ma anche un rendimento termodinamico del 31% inferiore a un normale combustibile. Questo significa che, nonostante l'alto numero di ottani, serve il 31% in più di etanolo per produrre la stessa quantità di potenza, quindi consumare più alti. Ma l'etanolo presenta enormi vantaggi: non solo non è prodotto dal petrolio, come già accennato più sopra, ma bensì dagli scarti della produzione di alcuni vegetali, ed è quindi sensibilmente più economico, ma produce pure emissioni di inquinanti derivanti dalla sua combustione molto più bassi rispetto alla benzina, rappresentando quindi un'alternativa economica ed ecologica.

Addizionare bioetanolo per alzare gli ottani della benzina è diventato prassi tra i colossi del petrolio fin dalla crisi del '73, quando la scarsità di petrolio generò questo genere di escamotage, ma considera i vantaggi a livello ambientale dell'utilizzo del bioetanolo, quest'ultimo sta diventando un componente ordinario anche della benzina europea, che già da tempo è dotata del 5% di bioetanolo e che negli ultimi 15 anni sta diventando sempre più E10 (quindi 10% etanolo, 90% benzina).

Benzina E5, E10, CHE DIFFERENZA FA?

Sebbene la differenza principale sia, appunto, la percentuale di etanolo (se al 5 o al 10%), questa esigua differenza rende l'E10 più corrosivo, potenzialmente dannosa per componenti come serbatoi, pompe e tubazioni del carburante, soprattutto nei veicoli più dati.

Le auto prodotte dopo il 1992 sono generalmente compatibili con l'E5, mentre l'E10 potrebbe causare problemi nei modelli più vecchi, specialmente con carburatori o materiali meno resistenti all'etanolo. Le auto più recenti sono invece progettate per supportare entrambi i carburanti.

Dal punto di vista economico e ambientale, la E10 è leggermente più economica della E5, con una differenza di prezzo di qualche centesimo al litro, e causa un minore impatto ambientale, riducendo l'uso di derivati fossili e abbassando le emissioni inquinanti . La E5 ha un rendimento leggermente migliore, poiché il bioetanolo ha un potere calorifico inferiore rispetto alla benzina tradizionale. Tuttavia, l'E10, grazie al contenuto raddoppiato di etanolo, può migliorare la combustione in alcuni motori, offrendo una risposta più pronta.

PROBLEMI AL MOTORE?
Più economico ed ecologico, sì, ma anche più soggetto al deterioramento. È vero: l'etanolo è sempre più presente nei carburanti, ma questo non toglie che la sua gestione sia complessa. A causa della sua affinità con l'acqua, non viene trasportato via oleodotto, ma aggiunto ai camion cisterna per limitare il contatto con l'umidità. Tuttavia, l'acqua può infiltrarsi lungo la catena di distribuzione, causando problemi nella miscelazione con la benzina e nel trasporto. Insomma, come già altri carburanti (in particolare il  bio-Diesel, del quale abbiamo studiato a fondo le problematiche in qualità di esperti in filtrazione), anche la E10 presenta delle criticità, che ora vi riassumiamo:

Acqua nel serbatoio e formazione di ruggine
L'etanolo è igroscopico, cioè tende ad assorbire umidità dall'aria. Nei serbatoi di carburante (a maggior ragione in ambienti umidi, come i serbatoi delle barche) questo fattore porta a un accumulo di acqua all'interno del carburante. Quando l'acqua si separa dalla benzina (fenomeno della separazione di fase), si deposita sul fondo del serbatoio. Se il serbatoio è in metallo, il contatto prolungato con l'acqua può favorire la formazione di ruggine, che col tempo può:

1) Generare particelle di ossido di ferro che finiscono nel sistema di alimentazione, inserendo filtri, iniettori e carburatori.

2) Creare depositi che riducono l'efficienza del motore e aumentano il rischio di guasti.

3) Indebolire il serbatoio fino a provocare perdite di carburante.

Nei serbatoi in plastica, il problema non è più la ruggine, chiaramente, ma l'acqua può comunque causare separazione di fase e danni alla combustione. La separazione di fase, infatti, fa sì che l'etanolo si leghi all'acqua depositandosi sul fondo e formando due strati distinti: uno di benzina impoverita di etanolo e uno di acqua ed etanolo. Ciò riduce il numero di ottani, causando  battiti in testa o rendendo il motore inutilizzabile.

Batteri e fermentazione dell'etanolo
Un altro problema meno noto ma altrettanto dannoso riguarda le batterie presenti nel serbatoio. L'etanolo contenuto nella benzina può essere metabolizzato dai batteri anaerobi, che trasformano l'etanolo in  acido acetico  (lo stesso acido presente nell'aceto). Questo processo avviene quando c'è umidità e poco ricambio di carburante, condizioni comuni nei serbatoi di barche (che restano ferme a lungo), auto d'epoca o usate solo in certi periodi dell'anno, attrezzi a benzina (generatori, tosaerba ecc ecc).
L'acido acetico è corrosivo e accelera la ruggine nel serbatoio e nelle tubazioni metalliche del carburante, con gli effetti di cui abbiamo parlato sopra. Può anche attaccare guarnizioni e componenti in gomma o plastica, compromettendo il funzionamento del sistema di alimentazione.

Problemi con i veicoli più obsoleti
I veicoli più vecchi (soprattutto quelli prodotti prima degli anni '90) erano progettati per utilizzare benzina con piombo, che aiutava a proteggere le sedi delle valvole. Con la benzina senza piombo è necessario aggiungere additivi specifici per evitare danni. Inoltre, se la benzina rimane ferma nel serbatoio per più di un mese, subisce un processo di ossidazione, perdendo qualità e riducendo il numero di ottani. Questo può portare a un funzionamento irregolare del motore.

Mancanza di lubrificazione ("benzina secca")
La benzina moderna è più "secca" rispetto ai carburanti del passato, poiché l'etanolo non lubrifica le parti metalliche del sistema di alimentazione. Questo può causare una maggiore usura delle componenti metalliche (pompa della benzina, iniettori, valvole, ecc.) e fragilità e secchezza delle parti in plastica e gomma, con il rischio che si crepino o si rompano.

SOLUZIONI

In qualità di esperti della salute dei fluidi funzionali, possiamo innanzitutto consigliarvi, ove possibile, di evitare di lasciare la benzina ferma nel serbatoio per periodi troppo lunghi. Inoltre, possiamo certamente suggerirvi l'utilizzo di additivi stabilizzanti (per prevenire l'ossidazione) e protettivi (per ridurre la corrosione e migliorare la lubrificazione). Tuttavia, ci teniamo a precisare che questi accorgimenti chimici raramente sono risolutivi , perché rappresentano un piccolo (anche se talvolta apprezzabile) aiuto al fattore risolutore primario, che rimane la filtrazione del carburante (e la pulizia del serbatoio che lo contiene, possibilmente).

Non esistono risposte semplici a problemi complessi: in qualità di esperti in filtrazione e cura dei fluidi, possiamo garantirvi con sicurezza che non basterà un additivo per risolvere i problemi causa dalle nuove miscele ai vostri motori, nuovi o vecchi che siano, né per rigenerare un carburante intermedio.

La buona notizia è che GFT è sempre disponibile a magazzino specifici filtri benzina separatori d'acqua per motori di qualunque potenza e soprattutto  filtri benzina separatori d'acqua ad alta portata per distributori di carburante perchè la pulizia del combustibile, qualunque esso sia, inizia sempre da un rifornimento sicuro, pulito e privo d'acqua.

Grazie ai filtri benzina Parker, tra i migliori sul mercato, GFT è in grado di offrire una soluzione professionale per tutte le problematiche legate ai nuovi carburanti in qualunque tipo di motore a benzina, in qualsiasi applicazione.

Non solo bio-Diesel: GFT - Global Filtration Technology è a vostra disposizione per risolvere i problemi legati a qualunque tipo di carburante, anche e soprattutto le più recenti miscele di BENZINA E5 ed E10.


Contattate gli specialisti GFT per una valutazione del vostro caso al 349 5965967 o tramite  modulo contatti.

9 Aprile 2025
GFT Srl - Global Filtration Technology
Via Celestino Monari Sardé, 9 
40010 Bentivoglio Bologna
PI CF REG IMP BO01834730499 

SDI WY7PJ6K
© Copyright 2024
icon-angle icon-bars icon-times linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram